Physiopathology of marked first degree A-V block: when permanent pacing could be reasonable?
Abstract
Un intervallo P-R di 200 ms sull’elettrocardiogramma è indicato come limite superiore della norma, ma la definizione di BAV di I° grado varia da > 200 a ≥ 220 ms. La prevalenza di un intervallo P-R >200 ms è dell’1-2% nella popolazione generale ed aumenta con l’età. Il significato clinico di un intervallo P-R superiore a 200 ms è considerato generalmente benigno, ma alcuni studi suggeriscono l’opposto e cioè che il BAV di I° grado possa essere associato con un aumentato rischio di fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, impianto di pacemaker e mortalità totale. Le cause conosciute di BAV di I° grado sono numerose ed includono cardiopatie congenite, malattie degenerative del sistema di conduzione, cardiomiopatie, connettiviti, malattie infiammatorie ed uso di farmaci. Nella pratica clinica, il BAV di I° grado marcato (P-R > 300 ms) non è comune e la sua prevalenza è < 1/10000. Pur trattandosi di un reperto piuttosto raro, un intervallo P-R > 300 ms può causare sintomi la cui risoluzione potrebbe richiedere l’impianto di un pacemaker definitivo; i sintomi sono legati ad una sensibile alterazione temporale delle componenti del riempimento ventricolare, configurandosi un quadro emodinamico che viene definito come “pacemaker-like-syndrome”. Il BAV di I° grado costituisce l’1.6% delle indicazioni ad impianto di pacemaker in Italia, ma è verosimile che l’associazione con altri disturbi della eccito-conduzione possa, nella maggior parte dei casi, contribuire a rafforzare l’indicazione, essendo veramente poco frequente l’impianto di un pacemaker nel BAV di I° grado esclusivamente per motivazioni di tipo emodinamico.
Parole chiave: Blocco A-V di I° grado; Pacemaker.
Abstract
The upper limit of normal P-R interval is 200 ms, although the definition of first degree A-V block ranges from > 200 to > 220 ms. In general population the prevalence of a PR interval > 200 ms is 1-2% and increases with age. A P-R interval > 200 ms was traditionally regarded as benign, but some studies suggest that it could be associated with increased risk of atrial fibrillation, heart failure, pacemaker implant and all-cause mortality. The known causes of first degree A-V block are numerous and include congenital heart diseases, degenerative disease of cardiac conduction system, cardiomyopathies, inflammatory diseases and drugs. In clinical practice a P-R interval > 300 ms (marked first degree A-V block) is uncommon and its prevalence is 1/10000. Though infrequent, a P-R interval > 300 ms may cause symptoms that may require the implantation of a permanent pacemaker; the symptoms are related to a significant temporal alteration in ventricular filling components, determining a hemodynamic condition defined as “pacemaker-like syndrome”. First degree A-V block represents 1.6% of the indications to pacemaker implant in Italy, but it is likely that, in most cases, the association with other conduction system disorders may have contribute to strengthen the indication.
Key words: First degree A-V block; pacemaker.