What’s new in Cardiology 2019


Cardiologia 2019. Cosa c’è di nuovo
Ettore Antoncecchi; Enrico Orsini
Editors di Cardiologia Ambulatoriale

Abstract

Si può ben dire che il panorama scientifico 2019 è stato ricco di novità per la cardiologia. Sono stati presentati nei principali congressi internazionali e pubblicati sulle riviste più prestigiose i risultati di numerosi ed importanti trials, attesi da anni su tematiche differenti. La Società Europea di Cardiologia è stata attivissima, emanando ben cinque nuove linee guida, su diabete e malattie cardiovascolari, dislipidemie, embolia polmonare, tachicardie parossistiche sopraventricolari e sindromi coronariche croniche. Le società americane sono state più prudenti, per certi aspetti op- portunamente, limitandosi ad emanare due nuovi documenti sulla prevenzione primaria e sulla fibrillazione atriale. Non sempre tuttavia novità è sinonimo di progresso reale. Numerosi trials su farmaci già sviluppati o in via di svi- luppo hanno dato risultati negativi o solo modestamente positivi, tanto da non consentire di supportarne nuove indi- cazioni. Uno dei nuovi documenti di indirizzo della Società Europea di Cardiologia si è rivelato, come sarà discusso, sostanzialmente privo di reali innovazioni. Uno dei trials maggiormente attesi, ISCHEMIA, presentato all’American Heart Association ma non ancora pubblicato, ha dato un risultato che possiamo definire “nullo”. Soltanto una classe di nuovi farmaci antidiabetici, gli inibitori SGLT-2, hanno ricevuto conferme molteplici nel 2019, tanto da permetter- ne la collocazione fra gli agenti più attivi per la prevenzione cardiovascolare.
Questo editoriale, non potendo passare in rassegna tutte le novità cardiologiche 2019, tratterà soltanto alcuni temi che gli autori reputano maggiormente significativi. Sperando di incontrare l’approvazione dei lettori di Cardiologia Ambulatoriale.

Abstract

The scientific scenario has been very rich for cardiology in 2019. In the last year, indeed, the results of numerous and important trials, expected from many years on different topics, have been presented in the main international congresses and published in the most prestigious journals worldwide. The European Society of Cardiology has been very active in 2019, issuing five different guidelines on diabetes and cardiovascular diseases, dyslipidemias, acute pulmonary embolism, paroxysmal supraventricular tachycardias and chronic coronary syndromes. The American Cardiological Societies have been instead more cautious, issuing in the last year only two new documents on primary prevention and on atrial fibrillation.
Not always, however, novelty is synonymous with real progress. Numerous trials on drugs already approved or in development have given negative or only modestly positive results in 2019, so as not to allow to support new indications. One of the new ESC guidelines on chronic coronary syndromes appeared, as will be discussed, substantially lacking of real innovations. One of the most expected studies, the ISCHEMIA trial recently presented at the Americam Heart Association Annual Session, provided a null result. Only a new class of antidiabetics drugs, the so called SGLT2 inhibitors, received multiple positive confirmations in 2019, enough to allow their placement among the most active agents in cardiovascular prevention. This editorial, unable to browse all the 2019 cardiology news, will address only a few topics, that the authors believe to be more significant. With the hope to meet the approval of the readers of Cardiologia Ambulatoriale – Outpatient Cardiology.


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