High-intensity statins with or without ezetimibe: Simplification therapy leading to renewed efficiency


Statine ad alta intensità con/senza ezetimibe: la semplificazione terapeutica che porta a una rinnovata efficacia
Milena Aste, MD¹, Laura Casalino, MD, PhD², Sergio Agosti, MD³
¹ S.C. Cardiologia con UTIC, Ospedale Leonardi e Riboli (GE), ASL 4 Chiavarese
² Cardiologia Territoriale, ASL 3 Genovese
³ Cardiologia Territoriale, ASL 3 Genovese, Ospedale Padre Antero Micone (GE)

Abstract

La dislipidemia è un importante fattore di rischio per la mortalità cardiovascolare globale, con l’ipercolesterolemia responsabile del 4,4% dei decessi mondiali. I livelli elevati di colesterolo LDL sono associati in modo lineare a un aumento del rischio cardiovascolare, come dimostrato dallo studio Framingham. Le tecniche di imaging vascolare evidenziano come la dislipidemia acceleri l’aterosclerosi e la disfunzione endoteliale, aumentando il rischio di trombosi. Le terapie attuali, tra cui statine, ezetimibe, acido bempedoico e inibitori di PCSK9, riducono significativamente i livelli di LDL e il rischio cardiovascolare, ma il raggiungimento dei target di LDL rimane una sfida. Le evidenze recenti supportano una terapia combinata precoce con statine ed ezetimibe, migliorando i risultati e l’aderenza terapeutica. Le linee guida emergenti sottolineano un approccio centrato sul rischio, promuovendo trattamenti più aggressivi e personalizzati per prevenire gli eventi cardiovascolari.

Parole chiave: Obiettivi; Prevenzione; Terapia di combinazione; Statine; Ezetimibe; LDL.

Abstract

Dyslipidemia is a major contributor to global cardiovascular mortality, with hypercholesterolemia responsible for 4.4% of deaths worldwide. Elevated LDL cholesterol is linearly associated with increased cardiovascular risk. Vascular imaging techniques highlight how dyslipidemia accelerates atherosclerosis and endothelial dysfunction, leading to a higher risk of thrombosis. Current therapies, including statins, ezetimibe, bempedoic acid and PCSK9 inhibitors, significantly reduce LDL levels and cardiovascular risk, but achieving target LDL levels remains challenging. Recent evidence supports early combination therapy with statins and ezetimibe, improving outcomes and patient adherence. Emerging guidelines emphasize a risk-centered approach, advocating for more aggressive and individualized treatment to prevent cardiovascular events.

Key words: Target; Prevention; Combination therapy; Statins; Ezetimibe; LDL.


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