Erectile dysfunction in cardiovascular disease
La disfunzione erettile nel paziente cardiopatico
Caterina Palagi1
1 U.O. Malattie Cardiovascolari 1 Universitaria, Dipartimento Cardiotoracico e Vascolare. Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Pisa
Abstract
La salute sessuale è un’importante componente della qualità di vita di ogni soggetto. La disfunzione sessuale più comune nell’uomo è la disfunzione erettile, che colpisce il 40% dei maschi di età superiore a 40 anni. La prevalenza della disfunzione erettile raggiunge tuttavia il 56% nei pazienti cardiopatici. La disfunzione erettile di natura organica è la forma più frequente e riconosce una patogenesi comune con le principali malattie cardiovascolari (disfunzione endoteliale, infiammazione, aterosclerosi). La disfunzione erettile si associa frequentemente o può precedere la comparsa di una patologia cardiovascolare, costituendo in questo caso un marker aggiuntivo o precoce di danno vascolare. L’attività sessuale nel paziente cardiopatico deve essere oggetto di valutazione da parte del cardiologo al pari di ogni altra attività fisico-psichica. Il paziente cardiopatico che tollera un esercizio fisico di media entità in assenza di sintomi o ischemia può avere una normale attività sessuale. Anche se molti farmaci utilizzati nella terapia delle patologie cardiovascolari possono interferire con la funzione sessuale, solo pochi agenti hanno uin effetto sicuramente negativo (verapamil, nifedipina, betabloccanti di 1a e 2a generazione). Gli inibitori della 5-fosfodiesterasi (sildenafil, tadalafil, vardenafil, avanafil), comunemente utilizzati per la terapia della disfunzione erettile, sono una classe di farmaci efficaci e sicuri, anche nel paziente cardiopatico, essendo controindicati solo in associazione con i nitroderivati.
Parole chiave: Disfunzione erettile; Aterogenesi; Rischio cardiovascolare; Inibitori della 5-fosfodiesterasi.
Abstract
Sexual health is an important component of quality of life. Erectile dysfunction is the most common sexual dysfuntion in men, affecting 40% of males over 40 years. The prevalence of erectile dysfuntion, however, reaches 56% in cardiovascular diseases. Erectile dysfunction of organic origin is the most common form, sharing a similar pathogenesis with major cardiovascular diseases (endothelial dysfunction, inflammation, atherosclerosis). Erectile dysfuntion is frequently associated or may precede the onset of cardiovascular disease, representing in this case an additional or an early marker of vascular damage. In cardiac patients, sexual function should be evaluated as well as any other mental and physical activities. The patient exhibiting a good exercise tolerance can be recommended a normal sexual activity. Although many drugs used in cardiovascular therapy may interfere with sexual function, only a few agents have shown a negative effect (verapamil, nifedipine, first and second generation betablockers). Inhibitors of 5-phosphodiesterase (sildenafil, tadalafil, vardenafil, avanafil), commonly used for the treatment of erectile dysfunction, are effective and safe drugs even in cardiac disease, with only one absolute contraindication, when associated with nitrates.
Key words: Erectile dysfunction; Atherogenesis; Cardiovascular risk; Phosphodiesterase inhibitors.