Sindrome Tako-Tsubo: prognosi a lungo termine e controlli ambulatoriali
Luca Arcari, MD 1; Luca Cacciotti, MD 2; Luca Rosario Limite, MD 1; Matteo Sclafani, MD 1;
Ilaria Passaseo, MD 2; Giuseppe Marazzi, MD 3; Gerardo Ansalone, MD, FESC 2;
Massimo Volpe, MD, FAHA, FESC 1, 4; Camillo Autore, MD 1; Maria Beatrice Musumeci, MD 1
1 Cattedra di Cardiologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma
2 Unità di Cardiologia, Ospedale Madre Giuseppina Vannini, Roma
3 San Raffaele, Roma
4 IRCCS Neuromed, Pozzilli (IS)
Abstract
La sindrome Tako-Tsubo (STT) rappresenta un’affascinante novità tra le patologie che il cardiologo si trova oggi a dover fronteggiare. Inizialmente ritenuta una condizione a prognosi benigna, si è recentemente appurato che tale assunto non è sempre applicabile. La mortalità a lungo termine infatti, influenzata spesso da comorbidità non cardiovascolari frequentemente associate alla sindrome, non è inferiore a quella dell’infarto miocardico acuto. Fatto sor- prendente, se si considera la reversibilità delle alterazioni funzionali nella STT. In accordo con documenti di consenso prodotti dalla Società Europea di Cardiologia, dopo la dimissione ospedaliera è indicata almeno una visita cardiologica e l’esecuzione di esami strumentali quali l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma. In aggiunta a queste indicazioni, considerate le evidenze presenti in letteratura, ulteriori visite ed esami aggiuntivi potrebbero essere effettuati al fine di ottimizzare la gestione clinica. La presente rassegna si propone di riassumere le più recenti evidenze disponibili nell’ambito della prognosi a lungo termine della STT e di discutere utilità, tempistiche, modalità e riscontri dei controlli ambulatoriali successivi alla fase acuta.
Parole chiave: Sindrome Tako-Tsubo; Prognosi; Controlli ambulatoriali.
Tako-Tsubo syndrome (TTS) is an intriguing condition that represents a novelty among cardiology diseases. Although it was initially regarded as benign, recently, it has been clarified that prognosis may also be unfavorable. Indeed, long-term mortality, often increased by concomitant non-cardiovascular comorbidity that are frequently associated to TTS, is not inferior to the one reported in acute myocardial infarction. As the TTS is characterized by reversible functional abnormalities, this is an unexpected finding. Accordingly, consensus documents published on behalf of the European Society of Cardiology recommend at least 1 outpatient visit after hospital discharge, including electrocardiogram and echocardiogram. Beyond these indications, in light of recently published evidence, a longer follow-up may be useful to optimize clinical management. The present review summarizes recent available evidence regarding long-term prognosis in TTS. Moreover, usefulness, as well as timing, methods and findings of the outpatient follow-up after the acute phase of TTS will be discussed.
Key words: Tako-Tsubo syndrome; Prognosis; Outpatient follow-up.