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La classe di farmaci principale per ottenere la riduzione della colesterolemia LDL è rappresentata dalle statine. Nella maggior parte dei casi, la sola statina non è sufficiente a raggiungere l’obbiettivo terapeutico, oppure può essere di ostacolo alla somministrazione l’intolleranza a questa classe di farmaci.
Oltre alla Ezetimibe, che non è oggetto di questa revisione, ma che oggi viene considerata di prima prescrizione in associazione alle statine nella maggior parte dei casi, i farmaci da utilizzare sono l’acido bempedoico (AB) e i farmaci inibitori di PCSK9.
L’AB inibisce un enzima chiave della via biosintetica del colesterolo, la ATP citrato liasi (ACL). A differenza delle statine, che inibiscono l’HMG-CoA reduttasi, agisce in una fase precedente della biosintesi. I principali trial clinici che avvalorano l’efficacia e la sicurezza dell’AB sono gli studi CLEAR. La somministrazione di AB 180 mg in aggiunta ad una statina di intensità media o alta induce una ulteriore riduzione della colesterolemia LDL del 17,8%. In assenza di statina o con una statina a bassa intensità la riduzione della colesterolemia LDL è pari al 24,5%. La combinazione fissa con Ezetimibe determina una riduzione del livello di LDL pari a circa il 36%.
La proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 (PCSK9) agisce legandosi ai recettori per le LDL (LDLR) promuovendone la degradazione lisosomiale. Ne consegue una riduzione dei LDLR con minore capacità di rimuovere LDL circolante. Le terapie atte a bloccare l’enzima PCSK9 sono di due tipi:
• Anticorpi monoclonali (Alirocumab, Evolocumab).
• Farmaci capaci di interferire con la sintesi del PCSK9. Inclisiran è un piccolo RNA interferente sintetico (small-interfering RNA, siRNA) a lunga durata di azione, progettato per legarsi specificamente a mRNA epatico che codifica per la sintesi di PCSK9.
I principali studi clinici sui farmaci PCSK9i sono il FOURIER per Evolocumab e ODISSEY per Alirocumab, che dimostrano una riduzione del LDL-C tra il 60 e il 65% con una riduzione degli eventi del 15%. Inclisiran è stato studiato nella serie di trial ORION con riduzione media di LDL-C di circa il 45%.
Conclusioni: i farmaci di cui oggi disponiamo per contrastare la progressione della placca aterosclerotica attraverso la riduzione dei livelli circolanti di LDL offrono possibilità di successo nella quasi totalità dei pazienti. Nella maggior parte dei casi, l’obbiettivo viene raggiunto con terapie di combinazione fin dall’inizio della cura, avendo precisamente in mente il livello del risultato da raggiungere in termini di colesterolemia LDL rapportato alla classe di rischio.
Parole chiave: Acido Bempedoico; Evolocumab; Alirocumab; Inclisiran; Intolleranza alle statine.
Abstract
• Monoclonal antibodies (Alirocumab, Evolocumab).
• Drugs that interfere with PCSK9 synthesis. Inclisiran is a long-acting synthetic small interfering RNA (siRNA) designed to specifically bind to liver mRNA coding for PCSK9 synthesis.
Conclusion: The drugs currently available to counter the progression of atherosclerotic plaque by reducing circulating LDL levels offer the possibility of success in almost all patients. In most cases, therapeutic goals are achieved with combination therapies initiated from the start of treatment, with a clear understanding of the target LDL cholesterol level relative to the patient’s risk category.
Key words: Bempedoic Acid; Evolocumab; Alirocumab; Inclisiran; Statin intolerance.