Work model for post-acute coronary syndrome patients in a context of shortage of resources


Modello di lavoro su pazienti post-sindrome coronarica acuta in un contesto sanitario di limitata disponibilità di risorse
Loredana Latina, MD 1; Livia Borsoi, MPH 2; Mauro Larcher, MD 3; Riccardo Raddino, PhD 4; Dagmar Regele, MD 5;
Luca Baccarini, MD 6; Laura Ferigato 7, Gundula Gröber 8, Paolo Conci, MD 9; Giovanni Battista Zito, MD 10
1 Cardiologia territoriale, Comprensorio Sanitario di Bolzano, Consiglio Direttivo ARCA Trentino Alto Adige
2 Igiene e Sanità Pubblica, Ospedale di Brunico (BZ)
3 Specialista in Cardiologia, Presidente ARCA Trentino Alto Adige
4 Professore Associato in Cardiologia, Università degli Studi di Brescia, Azienda Ospedaliera “Spedali Civili” di Brescia
5 Igiene e Sanità Pubblica, Ospedale di Brunico (BZ), Presidente Dipartimento di Prevenzione dell’Alto Adige
6 Primo Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Centrale di Bolzano
7 Coordinatrice infermieristica, Comprensorio Sanitario di Bolzano.
8 Dirigente Tecnico-assistenziale Area geriatrica, assistenza infermieristica residenziale e distretti sanitari, Comprensorio Sanitario di Bolzano
9 Direttore Area Territorio, Comprensorio Sanitario di Bolzano
10 Specialista in Cardiologia, Presidente Nazionale ARCA

Abstract

L’educazione terapeutica del paziente ha benefici indiscussi, ma non può essere fatta dal solo medico chiuso nel suo ambulatorio. Su nostra iniziativa, sfruttando le esigue risorse a nostra disposizione, è nato il progetto “Stile di vita e cuore sano”, che corrisponde al macro-obiettivo 2.1 del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018. Si tratta di un modello operativo di co-gestione multidimensionale e multiprofessionale del paziente che presenta un insufficiente controllo dei fattori di rischio cardiovascolare. La creazione di un team della prevenzione, in cui gli infermieri hanno
un ruolo attivo nel follow-up di pazienti a rischio più elevato, e il potenziamento di una rete di collaborazione con altri servizi deputati alla prevenzione aiutano il cardiologo nella sua attività e migliorano l’efficacia del suo intervento. Laddove il fenomeno della mancata aderenza alle prescrizioni terapeutiche è rilevante anche in pazienti post-Sindrome Coronarica Acuta (con un tasso di interruzione della terapia, quali le Statine, anche del 50% a un anno dall’evento acuto) e costituisce un vero e proprio fattore di rischio aggiuntivo, con conseguente aumento del rischio di recidive di eventi avversi cardiovascolari anche fatali, la riorganizzazione del nostro lavoro, centrata sul paziente, ha migliorato l’aderenza a consigli comportamentali e terapie farmacologiche correttamente prescritte e caratterizzate da un impatto prognostico certo. Trattasi di un esempio di medicina di iniziativa e di uno strutturato percorso di follow-up assistenziale del paziente ad alto rischio cardiovascolare in un contesto di carenza di risorse medico-infermieristiche.

Parole chiave: Prevenzione cardiovascolare; Medicina di iniziativa; Modello di best-practice.

Abstract

Therapeutic patient education has undisputed benefits, but cannot be performed by the doctor, alone in his clinic. On our initiative, taking advantage of the small resources available to us, we developed the project “Stile di vita e cuore sano – Lifestyle and Healthy Heart”, approved by the National Prevention Plan 2014-2018. It is a multidimensional and multiprofessional comanagement operating model of the patient with insufficient control of cardiovascular risk factors. The creation of a prevention team, where nurses play an active role in the follow-up of higher risk patients and the strengthening of a collaborative network with other prevention services will help the cardiologist in his or her activity and improve the effectiveness of his or her intervention.
The phenomenon of not-adherence to therapeutic prescriptions is relevant even in Acute Coronary Syndrome patients (the rate of interruption of therapy with statins is about 50% one year after the acute event) and it is a real additional risk factor, resulting in an increased risk of relapses of fatal adverse events. The reorganization of our work, centered on the patient, has improved the adherence to the behavioral advices and to properly prescribed pharmacological therapies, characterized by a certain prognostic impact. This is an example of proactive medicine and of a structured pathway for the follow-up of patients with high cardiovascular risk in a context of shortage of medical and nursing resources.

Key words: Cardiovascular prevention; Local preventive cardiology programm; Proactive medicine; A best-practice model.


 

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