Cardiac Iodine – 123 Metaiodobenzylguanidine imaging for the prognostic assessment in chronic heart failure patients: role in the selection process for the automatic defibrillator implantation in primary prevention
Scintigrafia recettoriale con metaiodobenzilguanidina nella stratificazione prognostica dei pazienti con scompenso cardiaco cronico: possibile ruolo nel percorso di selezione dei pazienti candidati ad impianto di defibrillatore automatico in prevenzione primaria.
Giovanni Scrima, Margherita Cannillo, Maria Teresa Spinnler
Abstract
Background: La prevalenza dello scompenso cardiaco nei paesi sviluppati di circa l’1-2%. La mortalità è stata ridotta dall’avvento dei defibrillatori automatici (AICD) in prevenzione primaria. Circa il 75-80% dei defibrillatori impiantati non viene utilizzato ad un follow up di circa 5 anni. Attualmente non abbiamo a disposizione test accurati per sele- zionare accuratamente i pazienti candidati all’ impianto. È evidente il bisogno di un’analisi multi-parametrica. La scintigrafia con meta-iodobenzilguanidina (123I-mIBG) potrebbe essere utile per identificare i pazienti con scom- penso cardiaco cronico con frazione di eiezione > 30% e < 35% con basso rischio di eventi aritmici che non benefice- rebbero del defibrillatore automatico o coloro in cui l’impianto potrebbe essere comunque posticipato.
Conclusioni: Un valore di H/M late ≥ 1,6 alla scintigrafia con 123I-mIBG, sembra essere un fattore prognostico positi- vo con un alto valore predittivo negativo (> 95%) come richiesto ai nuovi marker per la stratificazione del rischio nel- le recenti pubblicazioni scientifiche. La metodica potrebbe pertanto essere il primo passo verso un’analisi strumentale multi-parametrica utile per uno screening più accurato dei soggetti candidati all’impianto di AICD
Parole chiave: Scompenso cardiaco cronico; mIBG; Defibrillatori automatici impiantabili.
Abstract
Background: Heart failure affects 1-2% of the adult population in developed countries. Mortality has been significantly reduced by the advent of implantable cardioverter defibrillator (AICD) in primary prevention. About 75-80% of the AICD recipients will never experience an event requiring a device appropriate intervention in a follow up of five years. Currently a reliable screening test to select candidates to ICD implant does not exist. The need for multi-parametric analysis is increasingly evident. Iodine- 123-metaiodobenzylguanidine scintigraphy (123I-mIBG) could be useful to identify patients with chronic heart failure and ejec- tion fraction > 30% and < 35% who would not benefit from the ICD implantation and have a low risk of arrhythmias, or those in whom implantation can be postponed.
Conclusion: A late H/M value ≥ 1.60 at 123I-mIBG seem to be a positive prognostic factor with a very high negative predictive value (> 95%), as required for new markers for risk stratification by the recent positions of the scientific community. This tool can be a first step toward a multi-parametric analysis to select appropriate patients for AICD implantation.
Key words: Chronic congestive heart failure; 123I-mIBG; Implantable cardioverter defibrillator.