Hormone treatment cardiotoxicity in prostate cancer


Cardiotossicità da ormonoterapia nel tumore della prostata
Paola Lusardi, MD
Ambulatorio di Cardio-Oncologia Humanitas Gradenigo, Torino

Abstract

Nel sesso maschile il tumore della prostata è il più rappresentato, ma la sopravvivenza a 10 anni dalla diagnosi è estremamente elevata (fino al 90%), sia per la diagnosi molto precoce attuata con le politiche di screening, sia per le elevate percentuali di malattia a rischio basso ed intermedio. La prognosi favorevole del tumore prostatico fa sì che il numero di comorbilità, quali dislipidemia, ipertensione, obesità, insufficienza renale cronica, cardiopatia ischemica e diabete, sia determinante sull’iter dei lungo sopravviventi. La terapia di deprivazione androgenica (ADT), che viene utilizzata nel setting terapeutico e palliativo, può essere considerata un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo, in grado di accelerare i processi aterosclerotici sistemici e predisporre alla malattia coronarica e cerebrovascolare. Tutti i pazienti candidati o in trattamento con ADT devono pertanto essere valutati dal punto di vista cardiovascolare e metabolico e quindi stratificati per i fattori di rischio CV, ai fini di programmare la sorveglianza cardiologica e ridurre i danni potenziali dell’ADT.

Parole chiave: Rischio cardiovascolare; Tumore alla prostata; Terapia di Deprivazione Androgenica (ADT).

Abstract

In men prostate cancer is the most represented, but the survival 10 years after diagnosis is extremely high (up to 90%), both for the very early diagnosis implemented with screening policies, and for the high rates of low and intermediate risk disease. The favorable prognosis of prostate cancer means that the number of comorbidities, such as dyslipidemia, hypertension, obesity, chronic renal failure, ischemic heart disease and diabetes, is crucial for the long survivors. Androgenic deprivation therapy (ADT), which is used in the therapeutic and palliative setting, can be considered an additional cardiovascular risk factor, capable of accelerating systemic atherosclerotic processes and predisposing to coronary and cerebrovascular disease. All candidates or patients receiving ADT must therefore be assessed from a cardiovascular and metabolic point of view and then stratified by CV risk factors, in order to plan cardiological surveillance and reduce potential damage from ADT.

Key words: Cardiovascolar risk; Prostate cancer; Androgenic Deprivation Therapy (ADT).


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