Obesity, inflammation and cardiovascular risk: the genesis of atheroma
Dipartimento di Cardiologia, Università Campus Biomedico-ROMA
Abstract
Le malattie cardiovascolari associate all’aterosclerosi sono la prima causa di mortalità e morbilità. Diversi studi evidenziano che il tessuto adiposo viscerale ha un ruolo importante nello sviluppo di uno stato infiammatorio sistemico che contribuisce al rischio cardiovascolare e allo sviluppo della patologia ischemica. I mediatori circolanti dell’infiammazione partecipano ai meccanismi del danno vascolare. Nei pazienti obesi tali sostanze sono secrete direttamente dagli adipociti e dai macrofagi del tessuto viscerale e dagli epatociti e contribuiscono all’insorgere dell’insulino-resistenza. Questa rassegna mostra come lo stato infiammatorio si associa ad insulino-resistenza e come questo agisca nella formazione della placca ateromasica. Inoltre, descrive come l’insulino-resistenza potenzia altri fattori di rischio cardiovascolare associati all’obesità; e suggerisce importanti raccomandazioni nella pratica clinica per i pazienti cardiovascolari con obesità viscerale.
Parole chiave: Obesità; Infiammazione; Rischio cardiovascolare.
Abstract
Cardiovascular disease are associated with high morbidity and mortality. Several evidence highlights the role of obesity in the development of a systemic inflammatory state that contributes to cardiovascular risk and ischemic diseases. Circulating mediators of inflammation participate in the mechanisms of vascular damage. These inflammatory proteins are secreted directly from adipocytes, macrophages and hepatocytes when visceral adipose tissue increase, and lead to insulin-resistance state. This review shows how the inflammatory state links insulin resistance and atheroma formation. Moreover, it describes how insulin resistance enhances others cardiovascular risk factors when associated to obesity, and suggest important recommendations in clinical practice for cardiovascular patients with obesity.
Key words: Obesity; Inflammation; Cardiovascular risk.